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Nota Informativa per il XV anniversario dell’instaurazione dei rapporti diplomatici |
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Scritto da Ambasciata della Repubblica di Belarus | |
Nel gennaio del 1992 l’Italia, tra i primi Paesi esteri, riconobbe ufficialmente l’indipendenza della Bielorussia. Dopo soli tre mesi, in data 13 aprile 1992, la Repubblica Italiana formalizzò i rapporti diplomatici con la giovane repubblica bielorussa, dimostrando la disponibilità per un progressivo sviluppo della cooperazione con il sovrano Stato bielorusso in tutte le direzioni. Oggi si può costatare con certezza che il processo di formazione della sovranità bielorussa si è concluso con successo. Nonostante le difficoltà del periodo transitorio, l’economia bielorussa si sta sviluppando in modo attivo, vengono garantiti elevati standard sociali, si creano delle opportunità per un armonioso sviluppo della comunità. Il Paese ha preso un posto di merito anche nella politica internazionale, concentrando tutti i suoi sforzi sulla realizzazione delle iniziative nell’area del disarmo nucleare e di quello convenzionale, della lotta alla diffusione degli stupefacenti, migrazione clandestina, criminalità transfrontaliera, tratta di donne e bambini. La Bielorussia svolge un importante ruolo nella mobilitazione degli sforzi internazionali per il superamento della più grande catastrofe tecnogena nella storia umana, quella della centrale nucleare di Chernobyl. Considerata la sua vantaggiosa posizione geografica nel centro d’Europa, la Bielorussia assicura l’affidabilità del transito strategico di merci e portatori d’energia, contribuendo in tale modo al progressivo sviluppo dell’economia europea. Sebbene l’instaurazione dei rapporti diplomatici tra la Bielorussia e l’Italia fosse avvenuta solo una quindicina di anni fa, la cooperazione tra i nostri popoli affonda le proprie radici nella storia lunga almeno cinque secoli, da quando Bona Sforza d’Aragona, figlia del duca di Milano Gian Galeazzo, sposando nel 1518 Sigismondo I Jagellone, si assumeva il titolo di Granduchessa di Lituania. Fu ella che iniziò a favorire la diffusione dell’arte, architettura e scienza rinascimentale italiana in Bielorussia. Tanti celebri personaggi del rinascimento bielorusso, come Franciscus Skorina, Mikołaj Hussowski, Maciej Kazimierz Sorbiewski e molti altri ancora, arricchirono con le loro opere non solo la cultura bielorussa, ma anche quella europea. Storicamente, la Bielorussia rappresentava da sempre un ponte di collegamento tra diverse parti d’Europa, favorendo gli scambi reciproci tra la cultura ortodossa orientale e quella cattolica occidentale. Anche oggi l’Italia partecipa, in senso diretto, alla creazione di una nuova e moderna immagine della Bielorussia: alcuni architetti italiani hanno reso un attivo contributo alla realizzazione di una serie di importanti progetti, tra cui l’erezione della nuova sede della Biblioteca Nazionale, della stazione ferroviaria centrale di Minsk, della Casa di misericordia nella capitale bielorussa. Dai tempi dell’avvio dei rapporti diplomatici tra la Bielorussia e l’Italia è stato raggiunto un evidente successo nello sviluppo della cooperazione tra i due Stati. Nel campo istituzionale la Bielorussia e l’Italia mantengono regolari contatti bilaterali, scambiandosi ogni anno missioni di delegazioni parlamentari. Si sta consolidando la cooperazione bilaterale nell’ambito delle organizzazioni internazionali europee ed universali. I nostri due Paesi si attengono alle posizioni identiche su una serie di problemi internazionali, condividendo i principi del multipolarismo nell’ordinamento globale, della priorità dell’azione diplomatica e del dialogo paritario rispetto all’applicazione delle sanzioni unilaterali o forza militare. La Bielorussia e l’Italia riconoscono l’ONU quale una fondamentale struttura universale, nell’ambito della quale vanno elaborati i cardinali approcci della comunità internazionale alla risoluzione dei problemi globali e delle sfide moderne. Lo sviluppo dei rapporti con l’Unione Europea è una delle priorità della politica estera bielorussa. Oggi, come 50 anni fa, quando si stipulavano a Roma i primi accordi istitutivi delle Comunità Europee, l’Italia sta partecipando in modo attivo a quest’autorevole formazione economica e politica. Perciò, l’ampliamento di un dialogo costruttivo con Roma favorisce lo sviluppo dei rapporti della Bielorussia con l’Unione Europea in generale. La patria del diritto romano e delle tradizioni democratiche, l’Italia, indubbiamente, potrebbe apportare un suo contributo alla realizzazione di un’integrazione veramente europea, senza nuove linee di separazione, barriere commerciali e limitazioni nel rilascio dei visti d’ingresso. Si possono notare i successi nella cooperazione economico-commerciale bilaterale. Dal 1992 gli scambi commerciali tra i due Paesi si sono incrementati di più di 30 volte – da $ 19 mln. a $ 670 mln. Nell’area di crediti e investimenti, oltre a decine di imprese a partecipazione italiana che lavorano in Bielorussia, è in funzione una solida linea di credito, aperta presso Mediobanca per il finanziamento dei progetti concreti volti alla modernizzazione dell’economia bielorussa. Quest’anno è in programma l’apertura di un primo ufficio di rappresentanza di una banca bielorussa in Italia, si sta lavorando sull’istituzione di una camera di commercio mista italo-bielorussa. La Bielorussia è pronta ad aprirsi ai seri investitori italiani, è interessata all’avviamento di una cooperazione economica con l’Italia su grande scala, alla valorizzazione delle considerevoli risorse sinora non impiegate. Negli anni passati è stata completata la formazione dell’ossatura della base normativa bilaterale, sono stati firmati i principali accordi economici. La Bielorussia, essendo più gravemente colpita dalla catastrofe di Chernobyl, è profondamente grata al popolo italiano per il suo generoso aiuto nella minimizzazione delle conseguenze di questa colossale tragedia umana. L’Italia fu tra i primi Paesi del mondo a manifestare la solidarietà alla giovane repubblica bielorussa, diventando il nostro più importante partner umanitario. In più di vent’anni trascorsi dalla catastrofe centinaia di migliaia di bambini bielorussi provenienti dai territori colpiti dalle radiazioni hanno passato presso famiglie italiane i loro soggiorni di risanamento climatico. Milioni di italiani hanno apportato così il loro contributo alla realizzazione di questo progetto umanitario, unico nel mondo, che ha unito i nostri popoli con un forte legame di amicizia e partenariato. Gli accordi sulla prosecuzione dei progetti di risanamento dei bambini bielorussi, raggiunti nel corso della visita a Minsk della delegazione italiana alla fine del marzo scorso, confermano in modo chiaro l’interesse di ambedue i Paesi nel portare avanti questo importante lavoro, dimostrando l’orientamento delle parti verso lo sviluppo dei rapporti di partenariato ed amicizia. Prossimamente sarà firmato un accordo intergovernativo bielorusso-italiano che rinsalderà le garanzie statali a tutela dei diritti ed interessi dei bambini bielorussi, il che consentirebbe di ripristinare i programmi di risanamento in Italia. Si sta progressivamente sviluppando la cooperazione bilaterale nelle aree di cultura, scienza, istruzione, sport e turismo. Ogni anno in Italia si organizzano decine di esibizioni di gruppi artistici bielorussi, mostre d’arte, concerti e festival. Si pubblicano libri e si girano film in italiano che raccontano della storia, cultura ed arte bielorussa. È stata di particolare suggestione la partecipazione bielorussa alla cinquantunesima Esposizione internazionale d’arte alla Biennale di Venezia nel 2005, nonché l’organizzazione delle sfilate a Roma delle collezioni di abbigliamento realizzate da giovani stilisti bielorussi nell’ambito del progetto “Il mulino della moda 2005”. È diventata ormai tradizionale la partecipazione di artisti italiani in un prestigioso festival musicale “Il bazar slavo” che si tiene ogni estate nella città bielorussa di Vitebsk, quella che regalò al mondo l’arte dei suoi grandi maestri – Marc Chagall, Wassily Kandinsky e Kazimir Malevich. La Bielorussia è profondamente interessata all’intensificazione dei contatti con lo Stato italiano ed è pronta a dare un ulteriore impulso alla cooperazione bilaterale nelle aree di commercio ed investimenti, cultura ed arte, scienza ed istruzione, nel campo umanitario che è di particolare rilevanza per ambedue i Paesi, nel riempimento del dialogo bielorusso-italiano con un contenuto qualitativamente nuovo. |
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