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Da più parti amici e associazioni ci chiedono di esprimere un'opinione sulle recenti nomine triennali del nuovo Comin, in particolare del "rappresentante" nominato di associazioni per le famiglie Fabrizio Pacifici, e lo facciamo qui per cortesia, sapendo di dire cose già note. Non sembri strano, ma per AVIB questo tema non ha alcun interesse da tre anni. Fin dalla mia prima nomina nel 2008, quando è nato il nuovo AVIB, ho criticato alla luce del sole il "consociativismo" per cui in un Comitato pubblico di controllo sono presenti anche i controllati, perchè questo siamo noi volontariato per il Comin. Si tratta di un stile italiano che non condivido, che confonde i ruoli, non ha regole, si entra "per nomina politica" e non per rapprentanza. Per quanto riguarda AVIB, Pacifici rappresenta quindi solo se stesso, cosa che lasciamo alla sua coscienza su questa, per noi, bizzarra continuità.

Ciò vale per qualsiasi altra nomina il ministro Sacconi avesse voluto fare nel mondo del volontariato. Piuttosto è sconcertante e grave che per l'ennesima volta nel Comin sia assente il Ministero della Pubblica Istruzione, dando quindi l'idea che i minori stranieri non accompagnati siano questione di ordine pubblico e non educativa. Mah! Noi comunque preferiamo e abbiamo con il Comin un rapporto di contrattazione, concertazione, tutela e se serve di conflitto delle nostre associazioni rappresentate (non per tutti perché siamo seri) sui vari problemi che sorgono, sui piani in cui siamo consultati, sui progetti che gestiamo direttamente quando vi sono cose da discutere. E lo facciamo regolarmente e in modo eccellente con i tecnici del Comin senza aver avuto in questi anni alcun problema nè bisogno di "amici interni".  D'altra parte, quale è stato il ruolo di Pacifici in questi anni? Non merita forse qui ricordare che la recente decisione sui 120 giorni/anno era da lui sempre stata osteggiata? Non è forse arrivata lo stesso? Se qualcuno cerca su Internet notizie su "Fabrizio Pacifici" scoprirà che sarebbe, è, o è stato sia nella presidenza di Aiutiamoli a Vivere sia nel conslgio di presidenza di un ente di adozioni. Due ruoli che, a detta di molti, rischiano di confondere ospitalità di risanamento e adozioni. Per quanto riguarda noi, la composizione del Comin non ci interessa minimamente. AVIB ha invece espesso più volte vivo apprezzamento per il lavoro cortese e attento dei tecnici del Comin. Circa la riconferma però la responsabilità non è di Pacifici, ma è un problema politico del ministro Sacconi, che non pare vicino al collega Brunetta sulla netta distinzione nelle amministrazioni pubbliche tra controllori e controllati. I bambini bielorussi hanno bisogno di tutti noi, non è colpa nostra se alcuni vogliono lavorare per conto loro, e se accettano posti che noi mai vorremmo. Si chiama libertà, la nostra non ha bisogno di protettori, né di posti o poltrone. Il mondo è bello perché vario.

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