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Dalla Sicilia a San Pietroburgo passando per Minsk |
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Scritto da Pierluca Vivaldini | |
Opera della Prof. Tatiana A. Ostakhova, docente di Lingua Russa presso la Facoltà di Filosofia dell’Università di Messina. Racconta e documenta con osservazione minuziosa e distaccata, della terribile calamità che il 28 dicembre 1908 devastò Messina e Reggio Calabria, con particolare riguardo al ruolo svolto in tale circostanza dalla Flotta del Baltico ed al coinvolgimento, pregnante di umanità, dei marinai russi nelle opere di soccorso. Un libro come lo descrive il prof. Catalioto nella sua nota conclusiva: “redatto con rigore metodologico e scevro da schematismi e fuorvianti pregiudizi, è certamente dotato di forti valenze storiografiche e linguistiche”. La sua presentazione è recente, avvenuta il 23 marzo 2010. Perpetuata a bordo dell’incrociatore Aurora, imbarcazione dalla quale partì il colpo di cannone quale segnale per la conquista del Palazzo d'Inverno di San Pietroburgo durante la Rivoluzione nell’Ottobre del 1917. Ora trasformata in museo nazionale galleggiante. Il trattato è stato tenuto a battesimo dal direttore della nave-museo Andrei Lyalin, alla presenza del dott. Giorgio Mattioli, Addetto Culturale dell’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo, del dott. Francesco Cimellaro, Addetto Economico e Commerciale del Consolato Generale d’Italia, e rappresentanti del mondo istituzionale ed accademico russo. In quel contesto sono tratte le basi e ottenute le assicurazioni di un progetto di collaborazione e accrescimento interculturale “ItaRus”. Un prospetto che vede coinvolto sia l’Ateneo messinese, che l’Università statale della Bielorussia, nonché gli Istituti Italiani di Cultura delle Ambasciate di Mosca e San Pietroburgo. Un progetto che nasce come attività di ricerca e di formazione, con la prospettiva di affinare la conoscenza, il confronto fra le culture, l’integrazione tra le culture. Vuol togliere la “cortina di ferro” che per molto tempo ha funto come confine, segregazione e divario intellettuale. Dovrà avvicinare senza uniformare, tramite la valorizzazione delle differenze e la ricerca di punti in comune. Dovrà fornire una percezione più globale della realtà, in modo da non più isolare. Infatti, come annunciato dal Prof. Catalioto nella “nota conclusiva” del trattato della Prof.ssa Ostakhova: Nei prossimi mesi, la collana «Mare Nostrum» accoglierà una Storia della Letteratura italiana bilingue (italiano/russo) di Sergej Loguich …, un’opera destinata a rivestire grande rilevanza per la diffusione ai più alti livelli della nostra cultura, della lingua e della storia del nostro Paese, ma soprattutto in grado di alimentare un reciproco arricchimento culturale e rispondere adeguatamente ad una crescente sete di conoscenza. Nell’insieme stiamo assistendo a un progetto avvincente, suggestivo e affascinante che ho ricevuto l’incarico e l’onore di promuovere. Allora, ragazzi: “Forza al lavoro!” |
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