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Ritroviamo la serenità dello stare insieme per alimentare la speranza Stampa E-mail
Scritto da Fabrizio Pacifici   
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Nell’incontro del 19 Dicembre 2006 a Roma con il Ministro Ferrero, si è fatto il punto della situazione dei rapporti con la Repubblica di Belarus e si è affrontato il tema del come continuare ad alimentare la speranza di un possibile accordo  che possa far tornare “tutti” i bambini bielorussi in Italia. La situazione, ha relazionato il Ministro Ferrero, è praticamente come la si era lasciata qualche giorno fa e cioè dopo la presa di posizione  del nostro Ministro che sottolineava la necessità di non separare i gruppi di bambini provenienti da famiglia da quelli di Internato dall’Italia dopo averla concordata con l’Ambasciatore bielorusso, a seguito della mancata accettazione dell’ipotesi di accordo, per il Natale, del Ministero della Pubblica Istruzione della repubblica di Belarus che rifiutava le garanzie offerte.

Approfondendo la questione e ribadendo la necessità di continuare a trattare e ricercare tutte le forme possibili per riaprire  un canale diplomatico e per dare voce alle spinte che sia in Italia che in Bielorussia  sono prodotte dal “basso” della cooperazione e del movimento di famiglie accoglienti che continuano incessantemente ad essere in contatto con le famiglie bielorusse e con gli Internati. Nella discussione si è prodotto anche l’intervento della Vice Ministro alla Pubblica Istruzione della Repubblica di Belarus che sottolineava la mancanza di garanzie per i bambini bielorussi provenienti da Internato in quanto le normative italiane possono prevedere lo “stato di abbandono del minore” ed i Tribunali dei Minori  intervenire come in molteplici casi avvenuti in questi anni. L’intervento del Ministro bielorusso prevedeva anche un’ipotesi di ripresa delle trattative attraverso un apposito tavolo. Il Ministro Ferrero, con grande disponibilità e accogliendo la sollecitazione delle Associazioni presenti, comunicava che avrebbe ufficialmente avanzato la richiesta all’Ambasciata bielorussa in Italia di possibile incontro da concordare e prevedere in qualsiasi data purchè si ricominci a trattare. Nella discussione si è sottolineato, dopo il giusto riconoscimento al Ministro Ferrero per l’attenzione e l’impegno profuso nella vicenda, la necessità di superare questo momento di spontaneismo legato ad Assemblee di Associazioni e famiglie non meglio regolamentate ad un organismo  Assembleare che passi attraverso l’accreditamento e che si dotasse di strumenti decisionali. Abbiamo proposto un FORUM PERMANENTE delle Associazioni accreditate ad ospitare bambini bielorussi che, superando l’attuale momento che ha visto produrre decisioni più con le spinte emotive che con strumenti appropriati, possa creare reali momenti di democrazia partecipativa  con le consequenziali regole per definire una posizione accettata da tutte le Associazioni, sia esse favorevoli che contrarie, con apposito voto finale. Noi siamo totalmente convinti che in questo specifico momento abbiamo bisogno più di partecipazione (democrazia partecipata) che di delegare (democrazia delegata) ma avvertiamo il rischio dell’Assemblearismo e della strumentalizzazione politica che può essere sicuramente scongiurata dall’attenzione e dal coinvolgimento emotivo del Ministro e della Sua competenza affinché si possa determinare un organismo in grado, con il FORUM, di produrre decisioni in ogni circostanza sia essa emergenziale come quella attuale che metodica se si dovessero determinare scenari  più consoni alla ripresa dell’accoglienza e della cooperazione con la Repubblica di Belaurs. Il Ministro ha precisato che è necessario dotarsi di tale strumento partecipativo e che farà gli appositi approfondimenti  per produrre, nel prossimo incontro, un’ipotesi più articolata ed approfondita di predisposizione ed organizzazione di tale organismo proposto. La speranza che sia “il merito” che “il metodo” proposto al Ministro dia al movimento volontaristico una spinta propositiva atta a superare le attuali divisioni e riprendere con forza e compattezza un’esperienza come quella dell’accoglienza che alimenta ed alimenterà nel futuro, vincendo ogni ostacolo o barriera, la volontà di entrambi le società civili (italiana/bielorussa) di collaborare e cooperare nonostante le incomprensioni politiche/istituzionali che ne impediscono il logico sviluppo.

Il presidente "Aiutiamoli a Vivere" - dott. Fabrizio Pacifici





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